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ross46
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Inserito il - 06 gennaio 2018 : 21:19:11
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Ciao. Nel Serengeti. È Hibiscus flavifolius? Grazie Ross
Immagine: 91,78 KB
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Modificato da - baudino in Data 08 gennaio 2018 21:27:35
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baudino
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ross46
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Inserito il - 08 gennaio 2018 : 21:08:03
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Foto scattatata alle 15,14. Scusa la domanda, è parente dell'Abutilon theophrasti? Perchè anche se questo sembra lignificare, il frutto in basso a sinistra richiama lo un po'. Grazie per l'attenzione
Ross |
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baudino
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Inserito il - 10 gennaio 2018 : 21:19:11
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Tutte le specie di Abutilom, circa 160 specie, per la maggioranza neotropicali, sono ovviamente geneticamente apparentate. L'A. theophrasti è però l' unica specie di A. a crescere in climi temperati essendo specie pontica (originaria dell'Europa sud-orientale e dell'Asia occidentale dall'Ucraina al Kazakhstan) ed è filogeneticamente molto vicina ad Abutilon andrewsianum W. V. Fitzg. (Australia Settentrionale) e ad altri A. asiatici, meno ad A. fruticosum. Uno studio filogenetico concludeva "In conclusion, the data presented here suggest that the progenitors of velvetleaf ( =A. theophrasti) were not among the species surveyed (tra le quali A. fruticosum ed alltre 11 specie). Perhaps the progenitors are no longer extant. Considering that velvetleaf is the only known Abutilon species that grows in a temperate climate and that velvetleaf does not occur in South or Central America, the results presented here are consistent with previous sampling survey which were unable to establish velvetleaf's center of origin in tropical or subtropical regions" Quindi la parentela con A. fruticosum è abbastanza lontana e i suoi parenti più prossimi ( i progenitori) probabilmente si sono estinti (SIC!) |
bruno |
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ross46
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Inserito il - 10 gennaio 2018 : 22:13:30
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Io avevo capito che l'A. theophrasti è arrivato nelle nostre campagne dall'America con il granoturco da semina. Allora non è così? |
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baudino
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ross46
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Inserito il - 10 gennaio 2018 : 22:52:04
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Visto. Ora è tutto più chiaro. Sta di fatto che anche per me era una pianta sconosciuta nelle nostre campagne fino alla fine degli anni '80 quando ho cominciato a vederla vicino al franoturco. Grazie mille.
Ross |
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baudino
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Inserito il - 10 gennaio 2018 : 23:01:57
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Ps. In Cina l'Abutilon theophrasti è ampiamente coltivato per le sue fibre di rafia, che sono usate per fare corde, funi, scarpe, tappeti e innumerevoli altri oggetti; è anche usato in medicina per febbre, dissenteria e mal di stomaco. La fibra è conosciuta come "China Jute" (Juta cinese) o "Tientsin Jute" (Juta di Tiensin). La sua coltivazione risale probabilmente al secondo millennio AC. Negli Stati Uniti l'Abutilon theophrasti fu introdotto dalla Cina prima del 1750 "as a potential fiber crop for the American colonies". Le introduzioni iniziali probabilmente provenivano dall'Inghilterra a causa di interessi simili nello sviluppo di colture per fibre tessili. La produzione di fibre commerciali da Abutilon theophrasti fu tentata dagli agricoltori statunitensi per più di un secolo. Gli ultimi tentativi noti sono stati realizzati nell'ultima parte del 19° secolo in Illinois e New York. L'Abutilon theophrasti però non ha mai prodotto fibre che fossero competitive rispetto alla canapa, almeno in parte a causa della mancanza di macchinari adeguati per l'elaborazione della fibra. La pianta si è poi diffusa a molti altri Stati compresi quelli del Midwest settentrionale dove mais (Zea mays) e soia (Glicina max) sono le principali colture. Considerando che una singola pianta di Abutilon theophrasti può produrre più di 8000 semi la cui vitalità nel terreno può superare i 50 anni è facile capire come la pianta sia diventata invasiva e che i costi attuali derivati dai suoi danni alle colture siano enormi (erano stimati già a 350 milioni di dollari/anno negli anni '80). Quindi, per concludere non è escluso che nuove introduzioni in Italia provengano dagli USA. Un'accurata analisi genetica delle popolazioni potrebbe stabilirne il contributo. Ciao! |
bruno |
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ross46
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Inserito il - 11 gennaio 2018 : 15:21:34
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Ecco un mucchio di cose che non sapevo. A vederla così mai avrei pensato a una pianta con queste particolarità. Ti ringrazio,
Ross |
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