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 Forum Geologia e Paleontologia - Natura Mediterraneo
 GEOLOGIA DEL MEDITERRANEO
 Tessitura fluidale e calcare cristallino
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 20 maggio 2019 : 20:02:23 Mostra Profilo  Apri la Finestra di Tassonomia

Un saluto a tutti. Ogni tanto quando incontro qualcosa di insolito mi faccio vivo. Mi rivolgo a Maurizio o a chiunque volesse intervenire. Stavolta il problema è in una cava di calcare cristallino silano, cartografata come tale.

Probabilmente dico una scemenza, ma dall'osservazione sul campo in alcune pietre calcaree ho avuto l'impressione di scorgere una tessitura fluidale. Oltre alle normale listatura mi è parso di scorgere questa improbabile struttura. La foto 2 illustra una di queste pietre.

Una conferma potrebbe provenire dalle numerose pietre inglobate (credo a freddo) nei sassi calcarei come si nota in tutte le foto che inserisco.

E' possibile che ci sia stata in questo punto della Sila un fenomeno effusivo formato da calcare cristallino?

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Dimenticavo, le foto sono state scattate mentre pioveva, come si nota dalle macchie di bagnato.

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Modificato da - Kaiman in Data 20 maggio 2019 20:04:48

balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

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Inserito il - 20 maggio 2019 : 23:05:58 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
La seconda foto mostra strutture da "milonite". E' una roccia di faglia che si forma a profondità alte (10-15 km circa) in condizioni sia fragili che duttili. Dalla foto non si vedono deformazioni fragili (forse una superficie di taglio minima) ma si vedono molte strutture da piegamento. Inoltre si osservano diversi porfiroblasti ( tutti i clasti di roccia).

La "struttura fluida" che si osserva in quella foto, non è "un fenomeno effusivo" ma le forze tettoniche lungo un presunto piano di faglia o meglio una zona di faglia ad una profondità di 15 km circa.

Paolo
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 22 maggio 2019 : 18:01:06 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ho dato un'occhiata alla mappa geo e riporta, vicino alla cava, una faglia "probabile o dedotta". Quindi la soluzione dovrebbe essere questa, in effetti pensare ad un fenomeno effusivo con calcare cristallino sembrava improbabile pure a me. Grazie per la risposta.


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 22 maggio 2019 : 20:18:20 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
ciao Kaiman, bentrovato;
ciao Paolo;
concordo con quanto ha detto Paolo ed escludiamo categoricamente l'altra ipotesi;
l'aspetto è proprio quello di una milonite Link
aggiungo che spesso faglie o prolungamenti di faglie vengono ipotizzate e tracciate proprio in relazione all'esistenza di strutture ad esse associate pur non affiorando o essendo visibile il piano di faglia stesso; sarebbe pertanto interessante dare un'occhiata alla carta per vedere in quale senso la faglia è "dedotta o presunta" (contatti anomali? elisioni di termini? thrust? strutture deformative associate appunto?); così come sarebbe interessante vedere l'ammasso roccioso in posto della cava, per vedere eventualmente l'aspetto complessivo della litologia

buona serata

maurizio
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“Un géologue est essentiellement un lithoclaste, ou rompeur de pierre…” - D. Dolomieu

“Non crederai a tutte queste sciocchezze, vero Teddy?” - M. Ewing (geofisico e oceanografo) a E. Bullard (geofisico), a proposito della tettonica delle placche (NY, 1966)
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 23 maggio 2019 : 11:02:28 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio, grazie per la risposta.

Ti inserisco la mappa geo del posto. Si tratta dell'area a scisti biotitici granatiferi dove si trova un affioramento di rocce basiche (anfiboliti o gneiss) segnate con K. Questo affioramento è associato ad un filone di calcare cristallino segnato con CC. Il cerchio blu mostra dove ho fotografato la pietra milonitica che potrebbe però essere stata spostata di metri o qualche decina di metri nei lavori di scavo o per semplice gravità.

Il calcare presente è disomogeneo. E' puro e bianco ma spesso listato. I sassi milonitici sono pochi. La cava è piccola, scavata su più livelli, in tempi diversi e si trova in un bosco. Per cui le foto che inserisco mostrano poco. La faglia è segnata tratteggiata in quanto "dedotta o probabile".

Saluti


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 24 maggio 2019 : 13:53:56 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
uno sfasciume totale...
potresti linkare la carta per vedere la legenda? non mi è chiaro il rapporto tra le varie formazioni affioranti; osservando l'affioramento sembrerebbe che l'aspetto milonitico sia più dovuto ad una zona di taglio entro la formazione K, piuttosto che alla faglia tratteggiata
ciao

maurizio
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balocchi
Utente V.I.P.


Città: Modena
Prov.: Modena

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Inserito il - 24 maggio 2019 : 14:12:44 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarebbe interessante vedere in affioramento.

Dalla prima foto sembra visibile una superficie planare abbastanza liscia da pensare ad uno specchio di faglia. Inoltre lo strato bianco milonitico sembra appoggiarsi verso il basso sulla superficie liscia.


Paolo

Modificato da - balocchi in data 24 maggio 2019 14:13:56
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Kaiman
Utente Senior

Città: Cosenza


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Inserito il - 24 maggio 2019 : 16:50:24 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Dalle foto si vede poco. Sono state fatte in fretta e la cava è piccola, su più livelli, in un bosco, con rocce alterate e disomogenee. L'affioramento (K e CC) è piccolo un triangolo di 100x180 metri.




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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 25 maggio 2019 : 08:39:11 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
considerando i rapporti stratigrafici propenderei, con beneficio di inventario, per la seconda ipotesi
buona giornata

maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 26 maggio 2019 : 10:37:35 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Scusa Maurizio, per la seconda ipotesi, intendi quella che la tessitura sia dovuta alla faglia dedotta indicata col tratteggio? Grazie

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Kaiman
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Inserito il - 26 maggio 2019 : 10:43:22 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sarà che i calabresi, come dicono abbiamo la testa dura, ma mi resta un dubbio, i clasti appaiono poco arrotondati e alterati come se se fossero invasi da una colata in superficie

Anche se mi rendo conto che l'ipotesi effusiva sia improponibile.

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Modificato da - Kaiman in data 26 maggio 2019 10:44:20
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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 27 maggio 2019 : 08:10:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Scusa Maurizio, per la seconda ipotesi, intendi quella che la tessitura sia dovuta alla faglia dedotta indicata col tratteggio? Grazie

no, che la tessitura fluidale sia legata a processi metamorfici (anche la milonitizzazione lo è) all'interno della formazione k in cui sono incassati i calcari cristallini (in legenda anche indicati come calcari metamorfici); anche i marmi possono avere una struttura fluidale, oltre che saccaroide cristallina.
c'è un foglio illustrativo della carta che descrive le formazioni, ad esempio k e CC?

maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 27 maggio 2019 : 17:55:37 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Ciao Maurizio,

ti allego il testo delle note illustrative che riguarda il calcare cristallino e metamorfico e le rocce associate K. In realtà non sempre queste rocce sono associate al calcare anche se avviene in alcuni casi. Perlopiù i calcari e le rocce K si presentano in affioramenti distinti. Si tratta di poche righe e per quanto riguarda le rocce k la genesi non è chiara e vengono suggerite varie ipotesi tra cui alcune effusive.

Non è detto però che tutte le rocce classificate come k nella mappa geologica della Sila hanno avuto la stessa genesi.

La milonitizzazione dei calcari è presente anche in altre lenti e non necessariamente è legata ad una faglia. Molto probabilmente è dovuta alla metamorfosi regionale a cui tutte le rocce cristalline silane sono state sottoposte. Allego una foto di un altro sasso di calcare fotografato in un altra cava qualche anno fa.

Quello che di diverso hanno i calcari dell'ultima cava visitata da tutte le altre che ho visto negli anni passati è la presenza dei clasti.

Saluti

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balocchi
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Inserito il - 28 maggio 2019 : 11:17:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Io credo che si può dire che si tratta di una migmatite carbonatica ma non so se è legata alla faglia. Dalla cartografia sembra quasi di no, essendo K e CC tagliato dalla faglia. Pertanto la faglia è successiva al metamorfismo e alla struttura migmatitica.

La struttura migmatitica può essersi formata in condizioni di "zona di taglio" legata ad un metamorfismo regionale, come evidenziato sa alcune pieghe, ma questo deve essere comunque ulteriormente verificato da campioni in giacitura (in parete) e non in blocchi caduti.

La faglia che ipotizzo essere presente nella foto che viene mostrata, deve essere verificata ed eventualmente definire i rapporti strutturali con la migmatite: la faglia taglia i calcari?

Ci sarebbe da lavorare in affioramento per rispondere alle domande e farsene altre.

Paolo
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Kaiman
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Inserito il - 30 maggio 2019 : 19:34:46 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Sull'affioramento si vede ben poco, in pratica quello che appare nelle foto inserite nel post. La vegetazione copre il tutto, l'area calcarea è piccola. Si vede solo quello che è stato scavato. I sassi che mostrano la struttura in esame sono tutti staccati. Grazie per la risposta.


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 31 maggio 2019 : 19:46:39 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:

Ciao Maurizio,

Quello che di diverso hanno i calcari dell'ultima cava visitata da tutte le altre che ho visto negli anni passati è la presenza dei clasti.

Saluti

si riesce a capire vagamente di che natura siano quelli delle prime due immagini? potrebbero essere noduli che erano presenti nello stesso calcare originario; qui, ad esempio, Link
si parla di marmi impuri con selce ricristallizzata

buona serata

maurizio
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Inserito il - 02 giugno 2019 : 10:38:27 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia

Credo che i clasti siano della stessa natura delle rocce incassanti, rocce basiche. Sembrano alterati e a volte danno la sensazione di essere stati assorbiti a freddo. Inserisco altre immagini ingrandite con clasti. La prima è una sezione che mi sono portato a casa con un clasto circondato dal calcare.

Nella seconda, il clasto esce fuori dal blocco di marmo. Nella terza, dalle pieghe del calcare, sembrerebbe che il sasso di destra, sia stato lanciato nel calcare in fase di raffreddamento.

Buona domenica


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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 04 giugno 2019 : 07:43:30 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
sono propenso a pensare che i blocchi siano stati inglobati in un processo di piegamento e, non so come dire, "introflessione" degli strati durante la deformazione, che ha trascinato verso l'interno frammenti al contorno (sopra e sotto) lo strato calcareo; tutti i blocchi sono localizzati dove la struttura è fluidale, ma indubbiamente anche ripiegata e contorta
P.S.il secondo frammento dell'ultima serie sembra contenga un minerale (epidoto? andalusite?)
buona giornata

maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 05 giugno 2019 : 10:05:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Insomma, non c'è stato nessun fenomeno effusivo ed è avvenuto tutto all'interno di una ipotetica faglia. I movimenti avrebbero potuto scaldare e quasi fondere il calcare che ha inglobato dei detriti che si trovavano all'interno delle lesione. E' questo che volevi dire o è questo che potrebbe essere successo, Maurizio?

I sassi che mostrano una tessitura fluidale sono pochi, il grosso dell'affioramento come si nota nelle prime foto inserite, non mostra piegamenti e a volte appare come calcare puro.

Sai se ci sono casi effusivi di calcare cristallino nella letteratura scientifica?

Sulla natura della intrusione non posso dirti nulla. La visita è stata veloce ed ho solo la fotografia.

Saluti

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mauriziocaprarigeologo
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Inserito il - 05 giugno 2019 : 15:22:38 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Messaggio originario di Kaiman:
Sai se ci sono casi effusivi di calcare cristallino nella letteratura scientifica?
Saluti

si, ma sono molto rare; in Italia, ad esempio, sono attualmente segnalate in pochissime località; una qui "vicino", in Umbria, ma l'ultima volta che ci sono passato l'attività di cava aveva praticamente cancellato l'affioramento;

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maurizio
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Kaiman
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Inserito il - 05 giugno 2019 : 17:49:02 Mostra Profilo Apri la Finestra di Tassonomia
Seguendo il tuo link a wikipedia:

Inizialmente si pensava che le carbonatiti si formassero dalla fusione di calcari o marmi a causa dell'intrusione di un magma, ma i dati geochimici e mineralogici non concordano con questa ipotesi. Per esempio la composizione isotopica del carbonio è simile a quella presente nel mantello .......
Le carbonatiti sono quasi sempre strettamente associate a rocce ignee alcaline e peralcaline quali pirosseniti, nefeliniti, melilititi, ijoliti, tescheniti (gabbri ad analcime), lamprofiri,


Interessanti queste nuove rocce che non conoscevo, anche perché associate a rocce basiche come quelle presenti nella cava di cui stiamo discutendo.
Peccato che sono arrivato in ritardo e non ho visto (ammesso che era possibile vederle) le rocce calcaree fluidali in posto. I pochi blocchi presenti ho paura che andranno col prossimo carico via non lasciando più tracce del fenomeno. I fronti di scavo non mostrano rocce di questo tipo. Il mio rammarico e di non avene caricato almeno un blocco.

Ho guardato tutte le foto scattate con attenzione e ne posto un'altra. Guarda la scia gialla che sembra scendere e poi circondare il sasso che la ostacola, come succederebbe in una autentica struttura fluidale ... o sbaglio?


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Modificato da - Kaiman in data 05 giugno 2019 17:54:47
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